Indici Pnrr, sorpresa Campania sul digitale è la prima nel Sud

Diffusione della banda larga, servizi online per cittadini e imprese, specialisti in tecnologie informatiche L’indicatore è il “ termometro” usato dalla Commissione europea che misura la capacità di crescita del territorio

Diffusione della banda larga, servizi on line per cittadini e imprese, specialisti in tecnologie informatiche. C’è un indice in grado di misurare quanto è “digitale” un territorio. Elabora per l’esattezza 31 indicatori. Si chiama – traduzione dall’inglese – “indice dell’economia e della società digitale”. Ed è come un termometro della capacità di crescita di un’area. È utilizzato dalla commissione europea, visto che il digitale, insieme all’ambiente, è la principale leva del Pnrr, il piano economico post-pandemia. Esiste un divario tra Nord e Sud, anche sul digitale.
In un intervallo tra 0 e 100, l’Italia si colloca a 49,6 e il mezzogiorno è al di sotto della media nazionale. Ma si scopre che la Campania è la più preparata dal Garigliano in giù. È scritto nella relazione della Corte dei conti sullo stato di attuazione del Pnrr, pubblicata il 28 marzo: “ Fra le regioni meridionali un maggior grado di digitalizzazione – e una consequenziale minor distanza dal dato nazionale viene rilevato per la Campania (47,1)”. Una performance a sorpresa. Che rappresenta un potenziale di sviluppo. […] È sulla connessione a internet, in termini di copertura e qualità delle reti, che la Campania brilla. La percentuale di famiglie che utilizza la banda larga fissa è al di sopra della media nazionale: l’Italia è al 65,3 per cento, la Campania al 76,5. Al Sud ci batte solo la Puglia al 77,7, per il resto siamo sopra alle altre regioni meridionali. Sui servizi digitali alle imprese, ossia la percentuale di Comuni che offrono servizi on line alle aziende, le cifre sono confortanti: la Campania è all’ 86,1, l’Italia all’ 84,6. Siamo più avanti di Abruzzo (72,2), Molise ( 62,3), Sicilia (81,4), Sardegna (83,3). Talloniamo la Basilicata (86,7), siamo un po’ più indietro rispetto a Calabria (88) e Puglia (91,3). Stesso discorso per i servizi forniti in via telematica dai Comuni ai cittadini: Campania al 41,1, rispetto alla media italiana 7,2 punti in meno, ma con una percentuale maggiore di Abruzzo, Molise, Calabria, Sicilia. E sulla “l’intensità digitale”, cioè la percentuale di imprese con un livello base di digitalizzazione, facciamo meglio di Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria. Sugli specialisti in tecnologie dell’informazione e della comunicazione, siamo al 2,7 per cento contro il 3,1 a livello nazionale. E teniamo alta la bandiera del Sud, contando piu esperti di Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria. Il numero piu preoccupante è alla voce“ utenti dell’e- government”: si intende la percentuale di individui che hanno utilizzato internet negli ultimi 12 mesi per interagire con la pubblica amministrazione. Sugli open data, la “percentuale di dati disponibili in formato aperto”, col 69 per cento siamo abbastanza lontani dal dato nazionale (81,5): ma vantiamo il primato rispetto a tutte le altre regioni del Mezzogiorno.

Fonte: La Repubblica